Uniformi militari - Il Codice Cenni: Tavola 26

Uniformi militari – Il Codice Cenni: Tavola 26

Il Codice Cenni è la principale opera dell’acquerellista romagnolo Quinto Cenni (Imola 20/3/1845 – Milano 13/8/1917), divenuto famoso nel mondo per i suoi figurini militari.
Il Codice è un’imponente raccolta di dipinti di uniformi, italiane e di stati esteri, in maggioranza d’epoca ottocentesca.
E’ composto di 27 album, di 5 cartelle, di 19 raccoglitori di corrispondenza e di 2 raccoglitori di miscellanee.
Gli album, di cui 3 dipinti dal figlio Italo, contengono disegni, chine ed acquerelli, frammenti di giornali e di regolamenti, stampe di uniformi, equipaggiamenti, onorificenze, armi e carte, d’ogni epoca e stato, dall’antichità ai primi del Novecento.
I più importanti sono quelli degli stati pre-unitari italiani e del Regno d’Italia.
Le cartelle sono composte da ritagli di giornali, stralci di riviste, bozzetti e disegni di grande interesse documentale nel campo dell’uniformologia.
I raccoglitori della corrispondenza contengono anche fogli con figurini, disegni o taccuini di appunti ricchi di figure, articoli di giornali, copie di regolamenti sulle uniformi.
L’Ufficio Storico dell’Esercito Italiano ha acquisito gran parte del Codice da Italo Cenni tra il 1949 ed il 1950 e, in seguito, un lascito della nipote Minni Tomasini nel 1987.

Uniformi, fregi e varie di Armi diverse del 1896-1897
In alto, da sinistra, particolari di cappotti e pastrani di Artiglieria e di Cavalleria, distintivi dei Telegrafisti-trasmettitori del Genio, nuovo macinino da caffè, distintivo dei Sottufficiali Guardia Forti, correggia trasversale per trattenere la sciabola alla sella.
Al centro, da sinistra, Corpo Moschettieri della Reclusione Militare, Ufficiale e Truppa di Alpini in marcia, R.Guardia di Finanza (nuovi cappotti e mantellina, giubba da fatica per Ufficiali sedentari, Maresciallo in servizio armato, guardie di mare, nuova mantellina per Truppa).
In basso, da sinistra, caporali di Artiglieria da montagna, Sottufficiali alpini in tenuta di marcia, tromba in fa per armi a cavallo mod.1896 con due imboccature, particolari di fregi vari.