Ricordo di un grande scrittore italiano: Italo Calvino

Ricordo di un grande scrittore italiano: Italo Calvino

Il 15 Ottobre del 1923, a Santiago de Las Vegas de La Habana, a Cuba, nasceva lo scrittore Italo Calvino.

I genitori italiani (il padre agronomo di Sanremo dirigeva una stazione agronomica sperimentale per la produzione di canna da zucchero a Cuba, e la madre, botanica di Sassari fu la prima donna in Italia a ricoprire una catedra di botanica generale) decisero di tornare in Italia nel 1925, stabilendosi a Sanremo, dove Calvino visse gli anni della fanciullezza.

Dopo essere stato stimolato dalla lettura de “Il Libro della Giungla” di Rudyard Kipling e da riviste satiriche ed umoristiche libere dalla retorica del regime, come “Bertoldo”, “Settebello” e “Marc’Aurelio” si venne a creare in lui uno spirito d’ironia, un interesse verso il disegno di fumetti e vignette ed una passione per il cinema.
Alla fine degli anni 30 iniziò a scrivere e questa prima formazione darà vita ad una scrittura capace di spaziare dalla saggistica letteraria a quella politica, dal racconto umoristico a quello impegnato ed ironico, dalla critica sociale alla sceneggiatura e dai testi teatrali fino alla poesia.

Pur seguendo molte delle principali tendenze letterarie della sua epoca, come il neorealismo ed il postmodernismo, mantenne sempre un proprio stile, tracciando un proprio percorso personale e coerente.
Fu un intellettuale dallo spiccato impegno sociale, politico, culturale e civile, diventando uno dei narratori più importanti del Novecento. Scrisse circa duecento racconti toccando numerosi campi d’interesse, e tra I tantissimi successi, possiamo citare “Il Barone Rampante”, “Le Città Invisibili”, “Le Cosmicomiche”, “Marcovaldo”, “Palomar”, “Il Sentiero dei Nidi di Ragno”, “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino”, “Gli Amori Difficili”, “Il Cavaliere Inesistente”, “Il Visconte Dimezzato”, “Se Una Notte D’inverno Un Viaggiatore”, “Sotto il Sole Giaguaro”. Morì a Siena nel 1985.

Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa

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© Bruno Pollacci