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Ricordo di Galileo Galilei: uomo oltre la scienza

Ricordo di Galileo Galilei: uomo oltre la scienza

Il 15 Febbraio del 1564, a Pisa, nasceva il grande scienziato Galileo Galilei, che fu fisico, astronomo, filosofo, matematico ed accademico.

Tra i personaggi più significativi della rivoluzione scientifica, fu sostenitore del “sistema eliocentrico” (che teorizzava il Sole al centro del sistema solare con i Pianeti che gli girano intorno) e della teoria copernicana del movimento dei pianeti.
Introdusse il “metodo sperimentale” nell’indagine scientifica (attraverso la determinazione matematica delle leggi della natura) determinando una “descrizione razionale oggettiva” della realtà dei fenomeni.

Sospettato di “eresia” ed accusato di sovvertire le sacre scritture e la “filosofia naturale aristotelica”, fu processato e condannato dal “Sacro Uffizio”, costretto ad abiurare le sue concezioni astronomiche e confinato nella propria villa di Arcetri (Firenze), dove morì nel 1642.
La chiesa poi, gradualmente, riconobbe il valore della ricerca di Galilei e nel 1992, Papa Giovanni Paolo II, durante la sessione plenaria della “Pontificia Accademia delle Scienze” istituì un’apposita commissione di studio che riabilitò Galilei riconoscendo gli errori fatti dalla Chiesa.

Questa mia opera intitolata “Galileo Galilei, uomo oltre la Scienza”, realizzata a sanguigna, seppia e carboncino acquerellati e tempera su faesite (cm. 70 x 100), è stata esposta nella mia mostra personale allestita presso il “Museo della Grafica” di Palazzo Lanfranchi, a Pisa, nel 2021.
In quest’opera ho immaginato Galileo Galilei in uno studio immaginario, attorniato da vari oggetti, strumenti di studio del suo lavoro di scienziato, quali il cannocchiale, il compasso ed il mappamondo, ma al contempo in un ambiente anche ricco di riferimenti al suo grande interesse per l’arte, non solo come appassionato e studioso, ma anche come praticante, sia nel disegno che nella pittura, e quindi intento ad eseguire un suo lavoro su carta con un pennello.
Per completare questo suo duplice interesse, per la Scienza e per l’Arte, alle sue spalle, sullo sfondo, in grande evidenza, ma con tonalità più leggere (quindi realizzata solo a sanguigna, senza il rinforzo chiaroscurale di seppia e carboncino, come invece utilizzati in primo piano, per evidenziare la profondità di campo ed i volumi), ho creato il riferimento ad una rappresentativa opera della pittrice Artemisia Gentileschi, grande protagonista del tempo di Galilei ed artista da lui ammirata e con la quale intraprese ricca corrispondenza epistolare.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa