Fermiamo l'industria dei virus. Firma la petizione!

Fermiamo l’industria dei virus. Firma la petizione!

Forse dopo ciò che è accaduto con il Covid-19 è arrivato davvero il momento di tornare alla normalità. Ma è anche il momento di porsi delle domande e pretendere risposte dai nostri politici.

Cosa sappiamo davvero sulle pandemie, sulle cause e le responsabilità? E come possiamo evitare che si ripetano?

I fatti dimostrano che il 70% di tutte le malattie infettive emergenti provengono da animali, e tanti animali ammassati in spazi ristretti, oltre a subire atroci trattamenti, sono l’ambiente ideale per il proliferare dei virus, compresi i coronavirus e i virus dell’influenza.

È la cruda verità, ma i nostri politici non vogliono affrontarla.
Finchè non avremo fermato quella che Greenpeace chiama “Industria dei virus”, non potremo dirci al sicuro da nuove epidemie.

Per questo oggi Greenpeace lancia una nuova Campagna, che chiede con forza al Governo italiano di fermare le conseguenze disastrose degli allevamenti intensivi.
Il momento di agire è adesso, prima di dimenticare quello che stiamo passando.

DOBBIAMO PRETENDERE RISPOSTE E AZIONI URGENTI PER LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DEL PIANETA.

FERMIAMO L’INDUSTRIA DEI VIRUS
Chiedi al Governo italiano di agire subito per fermare le conseguenze disastrose degli allevamenti intensivi e la deforestazione, che stiamo pagando anche con la nostra salute!

Unione Europea e Governo italiano non vogliono affrontare la cruda verità. La prova di questo è il fatto che, mentre sono occupati a fronteggiare le conseguenze dalla pandemia, non stanno agendo concretamente contro il sistema degli allevamenti intensivi. Anzi, continuano a sostenere l’espansione di questi allevamenti con fondi pubblici: le nostre tasse, le tue tasse.

La nuova PAC (Politica Agricola Comune dell’Unione Europea) sta di fatto confermando i finanziamenti per gli allevamenti intensivi in tutta Italia e il sistema che li alimenta.
Anche in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia dove, non a caso, c’è il maggior numero di animali allevati in Italia: parliamo di 4,3 milioni di maiali e 1,3 milioni di bovini stipati in capannoni.

Nel frattempo, per i mangimi di questi animali, i Governi europei permettono di importare soia coltivata deforestando ogni giorno chilometri di foreste come quella amazzonica, e causando squilibri devastanti, che alimentano la crisi climatica e i rischi di nuove zoonosi.

Ti sembra uno scenario apocalittico?
Lo è, infatti è parte di un sistema che ci ha portati a una pandemia.

Allevamenti intensivi, deforestazione e inquinamento sono gli ingranaggi del sistema di produzione industriale del nostro cibo, che devasta gli equilibri della natura.
È questa l’industria dei virus.

Se questa pandemia è servita a qualcosa, forse è stato dimostrare che non siamo superiori alle regole della natura: dal benessere animale e dalla protezione degli habitat naturali dipende la salute di tutti noi.

Greenpeace lancia oggi una nuova Campagna perché serve la voce di ciascuno di noi per chiedere alle istituzioni di assumersi le proprie responsabilità di quello che stiamo passando, e prevenire nuovi disastri in futuro.

Per un futuro più verde e pacifico, per le nuove generazioni.
FIRMA LA PETIZIONE