Quarantadue opere in mostra, altrettante storie di vita dei ragazzi e delle ragazze di San Patrignano raccontate da loro stessi attraverso l’espressione artistica. è Art Attack, il progetto che ha coinvolto gli ospiti della comunità invitandoli a realizzare dipinti, sculture, grafica, oggetti di waste art utilizzando i materiali a disposizione nei vari settori: oggetti di uso comune, pezzi di recupero, rimanenze delle lavorazioni dei laboratori di artigianato…
Ne è nata una collezione in continuo ampliamento, in esposizione a San Patrignano, in cui ogni pezzo è unico, proprio come è unico ogni autore e autrice, e racconta quali mani, cuore e pensieri gli hanno dato vita.
“Da sempre a San Patrignano l’arte, in tutte le sue forme, è un elemento imprescindibile del percorso di recupero dalle dipendenze, della riscoperta del proprio sé più autentico e del ritorno ad una vita piena – spiega Sandro Pieri, responsabile del Design Lab della comunità -. L’arte è infatti un potente mezzo espressivo, capace di dare voce ai sentimenti più profondi, di raccontare ciò che le parole non riescono talvolta a comunicare. Il linguaggio artistico è universale, diretto, e ha importanti proprietà terapeutiche”.
Art Attack nasce da questa esperienza e consapevolezza. Il progetto intende coinvolgere anche il pubblico: sul sito sanpatrignano.org ognuno potrà visitare virtualmente l’esposizione, conoscere meglio i ragazzi e le ragazze di San Patrignano attraverso le immagini e le descrizioni delle loro opere, e – sino alla fine di febbraio – votare con un clic quella che preferisce.