Uniformi militari - Il Codice Cenni: Tavola 22

Uniformi militari – Il Codice Cenni: Tavola 22

Il Codice Cenni è la principale opera dell’acquerellista romagnolo Quinto Cenni (Imola 20/3/1845 – Milano 13/8/1917), divenuto famoso nel mondo per i suoi figurini militari.
Il Codice è un’imponente raccolta di dipinti di uniformi, italiane e di stati esteri, in maggioranza d’epoca ottocentesca.
E’ composto di 27 album, di 5 cartelle, di 19 raccoglitori di corrispondenza e di 2 raccoglitori di miscellanee.
Gli album, di cui 3 dipinti dal figlio Italo, contengono disegni, chine ed acquerelli, frammenti di giornali e di regolamenti, stampe di uniformi, equipaggiamenti, onorificenze, armi e carte, d’ogni epoca e stato, dall’antichità ai primi del Novecento.
I più importanti sono quelli degli stati pre-unitari italiani e del Regno d’Italia.
Le cartelle sono composte da ritagli di giornali, stralci di riviste, bozzetti e disegni di grande interesse documentale nel campo dell’uniformologia.
I raccoglitori della corrispondenza contengono anche fogli con figurini, disegni o taccuini di appunti ricchi di figure, articoli di giornali, copie di regolamenti sulle uniformi.
L’Ufficio Storico dell’Esercito Italiano ha acquisito gran parte del Codice da Italo Cenni tra il 1949 ed il 1950 e, in seguito, un lascito della nipote Minni Tomasini nel 1987.

Uniformi, fregi e distintivi vari – 1884
In alto, da sinistra, allievi della Scuola di Applicazione di Sanità in Firenze, particolari delle stelle e dei berretti della Milizia Territoriale (Sottoufficiali e Soldati di Fanteria di Linea, Alpini, Artiglieria, Genio, Sussistenza, Sanità) e delle Compagnie di Sanità e speciali di Disciplina.
Al centro, da sinistra, Carabinieri Reali (trombettieri a cavallo e a piedi, Vice Brigadiere), Alpino Territoriale, sciabola e sega per portaferiti, Ufficiali di Contabilità e di Artiglieria della Milizia Territoriale.
In basso, sopra, particolari dei distintivi dei Timonieri (Sottufficiale e Caporale) e dei Furieri della R.Marina; sotto, particolari delle nappine e dei fregi dei copricapi e delle spalline delle uniformi della Milizia Mobile (Fanteria, Artiglieria, Genio, Bersaglieri, Sanità, Sussistenza, Alpini, Cavalleria).