Le conseguenze del futuro: Formazione. La sete di sapere, la strada per crescere

Le conseguenze del futuro: Formazione. La sete di sapere, la strada per crescere

Dopo il primo appuntamento incentrato sulla conoscenza, il percorso d’indagine “Le conseguenze del futuro”, proposto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, prosegue lunedì 21 gennaio alle 18:30 presso la sede della Fondazione sul tema “Formazione. La sete di sapere, la strada per crescere”.
Ne discutono, moderati dal conduttore e autore radiofonico e teatrale Matteo Caccia, il filosofo e psicanalista Miguel Benasayag, attento osservatore delle tendenze comportamentali nei giovani e della deriva nichilista della società contemporanea, e Vincenzo Barone, professore ordinario di chimica teorica e computazionale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. A seguire, per le buone pratiche, la testimonianza di Silvia Panzavolta, responsabile del progetto Making Learning and Thinking Visible in Italian Secondary Schools (MLTV) dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire), promosso in collaborazione con l’Harvard Graduate School of Education.

La formazione è decisiva nella costruzione di qualsiasi tipo di futuro. E così come è cambiato il modo di costruire, trasmettere e condividere la conoscenza, altrettanto diversi sono i percorsi di crescita e formazione a disposizione oggi, a tutte le età. Due le costanti, però: la necessità di confrontarsi con una visione globale del sapere, che cioè superi specialismi e localismi e insegni a essere cittadini del mondo, e al tempo stesso l’importanza di evitare una visione riduzionista che si limiti a identificare gli individui con ciò che sanno, tralasciando ciò che fanno. Miguel Benasayag spiegherà perché la formazione, non solo a livello cognitivo, è indispensabile per impegnarsi con responsabilità verso gli altri e nel mondo in cui viviamo per il benessere individuale e una piena realizzazione di sé; a Vincenzo Barone, invece, il compito di mostrare come armonizzare approccio scientifico e umanistico per capire come affrontare e gestire la complessità del presente, rievocando così un’idea rinascimentale e globale del sapere a benefico della collettività. Due declinazioni complementari della riflessione su cosa sia e a cosa serva la formazione, che indicano entrambe la crucialità del potenziale umano e di una prassi autentica capace di innescare il cambiamento e migliorare la qualità di vita dei cittadini.

E per passare dalla teoria alle buone pratiche, la psicologa e ricercatrice di Indire Silvia Panzavolta illustrerà i contenuti del programma sperimentale MLTV, volto a testare un nuovo modo di fare scuola. L’obiettivo? Comprendere come l’insegnamento e l’apprendimento possano andare oltre una trasmissione passiva delle conoscenze, coinvolgendo e formando i giovani sia dentro che fuori l’aula, nell’ottica di valorizzare e mettere a frutto sia le conoscenze, abilità e competenze di tipo disciplinare sia lo sviluppo del pensiero nelle sue diverse declinazioni: critico, creativo, logico-matematico, riflessivo, decisionale, sistemico.

I sei percorsi di indagine puntano a stimolare la riflessione offrendo nuovi strumenti di pensiero critico, mettendo al centro il valore del sapere e delle competenze, e invitando alla partecipazione attiva nella direzione di una cittadinanza consapevole e della condivisione di buone pratiche.
“Le conseguenze del futuro” prosegue sui temi: Comunità. Nuove società, nuove economie, con l’economista Fabrizio Barca e l’ex presidente dell’Ecuador Rafael Correa (15 marzo); Salute. Sulla nostra pelle, con Kate Pickett, professoressa di epidemiologia presso l’Università di York, e il direttore dello Human Technopole Iain Mattaj (23 aprile); Cibo. La giusta risorsa, con Raj Patel, economista, giornalista e attivista affiliato alla University of Texas, e il Vice Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo Paolo De Castro (7 maggio); Spazio. Le piazze del mondo, con Ash Amin, urbanista e geografo presso l’Università di Cambridge, in dialogo con Abderrahman Labsir, responsabile delle politiche giovanili e di inclusione sociale e membro del consiglio municipale della città di Mechelen, in Belgio, esempio di integrazione sociale e culturale fondata su processi partecipati di rigenerazione urbana (22 maggio).

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
viale Pasubio 5; Sala Polifunzionale
Milano
fondazionefeltrinelli.it

Ufficio Stampa: Ex Libris Comunicazione

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