Il 1° febbraio del 1896, i giornalisti milanesi festeggiano il carnevale ambrosiano al Teatro Lirico. Sono gli ultimi giorni di spensieratezza prima della grande crisi che si abbatterà sul nostro Paese appena un mese più tardi, con il disastro di Adua. Il manifesto, nonostante abbondi di caratterizzazioni (le palme, la mezzaluna, le babbucce ecc.), riesce ad essere ben poco “orientale”. E la figura femminile richiama alla mente più la floridezza di certe donne padane che non immagina da “Le Mille e una Notte”.
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