Urania: “La città del lontanissimo futuro” di M. John Harrison

Questa Città di Harrison è stata giudicata negli USA il miglior romanzo di fantasy degli anni ’70, destinato a restare un classico nel suo genere.
Urania, collana di fantascienza, non pubblica romanzi di pura fantasy, come non ne pubblica, evidentemente, di puramente polizieschi o di puro spionaggio, o di puro horror, di puro soprannaturale, eccetera.
Ma il discorso cambia quando la fantasy è per esempio “Pellegrinaggio vietato di Simak” (n. 685) o “Molto dopo mezzanotte di Bradbury” (n. 732); quando il poliziesco è “Delitto alla base spaziale” di Maine (n. 657), e l’horror è “Il superstite” di Herbert (n. 724); quando lo spionaggio è “Un agente dall’aldilà” di O’Toole (n. 718), e il soprannaturale è “Psicospettro” di Davies (n. 715).
Perchè in tutti questi casi la fantasy, il poliziesco, lo spionaggio, l’horror, i fantasmi, sono anche fantascienza, e fantascienza di primissimo ordine.
Inutile aggiungere che la remotissima, fantastica Città di Harrison rientra in questa categoria.

Anno: 1979
Collana: Urania
Numero: 809
Editore: Mondadori
Autore: M. John Harrison
Titolo: La città del lontanissimo futuro
Titolo originale: The Pastel City (1971)
Copertina di Karel Thole