I Beni del FAI: Castello della Manta. Storie e miracoli della fontana della giovinezza

I Beni del FAI: Castello della Manta. Storie e miracoli della fontana della giovinezza

Sullo sfondo del Monviso si staglia una fortezza medievale dal fascino severo, che nel suo salone baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi.
Donato al FAI da Elisabetta De Rege Provana, nel 1985

Le Alpi Cozie, dominata dal profilo aguzzo del Monviso, fa da cornice alla mole imponente di questo Castello, che sorge a una quarantina di chilometri da Torino.

Nata nel XIII secolo come avamposto militare, la roccaforte subì un’importante trasformazione nel Quattrocento grazie al colto e illuminato Valerano, signore e reggente del Marchesato di Saluzzo, che la trasformò in una fastosa dimora di famiglia in concomitanza con l’istituzione del feudo della Manta. Fu lui a volere arricchire la Sala Baronale con i bellissimi affreschi che oggi costituiscono testimonianze uniche della cultura cavalleresca del tempo. Sulla parete sud, il mito dell’eterna giovinezza, ispirato a un romanzo cavalleresco, il “Roman de Fauvel”, è raffigurato dalla fontana della giovinezza, sormontata dal dio Amore.

Sul lato opposto della sala, vegliano nove prodi eroi e nove eroine dell’antichità classica che, in abiti quattrocenteschi, raffigurano gli ideali cavallereschi delle virtù militari e morali. Intorno alla metà del XVI secolo, il complesso quattrocentesco fu oggetto di nuove trasformazioni e a questo periodo risale il Salone delle Grottesche, caratterizzato da uno splendido soffitto decorato con dipinti e stucchi di chiara impronta manierista, ispirati a quelli delle Logge di Raffaello in Vaticano.
Da visitare anche gli ambienti di servizio con le cantine e il cucinone con la gran volta a botte e un grandioso camino, la chiesa castellana, voluta da Valerano e impreziosita con importanti affreschi dedicati alla Passione di Cristo, e, infine, il parco ampio ed ombreggiato da cui si gode di un’incantevole vista sulle ridenti colline della val Varaita.

Il Castello della Manta fa parte del progetto “Les Ducs des Alpes/I Duchi delle Alpi”, un itinerario dedicato alla storia del Casato dei Savoia.

Contatti
CASTELLO DELLA MANTA
Via De Rege Thesauro, 5, 12030 Manta (Cuneo)
0175 87822; faimanta@fondoambiente.it

FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO
Via Carlo Foldi, 2, 20135, Milano
02 4676151; fondoambiente.it

I Beni del FAI: Castello della Manta. Storie e miracoli della fontana della giovinezza