Teatro: “Caini” drammaturgia e regia di Mario De Masi
La famiglia di Caini è un nucleo chiuso ed esclusivo, fondato non solo sull’irrevocabilità del legame di sangue, ma anche intorno a un patto.
Tutto ciò che è estraneo viene considerato ostile, portatore di una diversità che se non si omologa, non viene riconosciuta e, di conseguenza, va eliminata.
L’ingresso di una figura esterna, tramite la figlia, ha una portata rivoluzionaria per le abitudini del gruppo familiare.
Il discorso dell’artista sulla verità e il suo modo di essere – candido, puro, trasparente – aprono una breccia nell’identità monolitica dei Caini e fanno emergere dubbi, che rischiano di mettere in discussione la presunta indissolubilità del loro patto di sangue.
Lo scontro tra modi di stare al mondo diviene, dunque, inevitabile, riconfermando e irrigidendo le rispettive identità.
La situazione precipita quando l’artista espone la sua visione, l’intuizione che porterà alla prossima opera.
Il suo tentativo di cogliere la verità funge involontariamente da “trappola per topi” per la coscienza sporca di sangue dei Caini.
Messi di fronte allo specchio e viste smascherate, per puro caso, le dinamiche dell’assassinio del padre, da loro stessi compiuto anni prima, essi rivivono il lato macabro dell’atto fondativo della loro comunità.
La mimesi del loro segreto è la goccia che fa traboccare il vaso, che accende la miccia della violenza sacrificale, atto espiatorio che ristabilisce l’ordine del patto familiare.
Il sacrificio placa la loro ancestrale sete di sangue e non resta altro che chiedere perdono all’incolpevole capro espiatorio.
L’arte assolve qui al suo compito: smuove le coscienze, illumina le convenzioni che crediamo verità assolute; problematizza il nostro posto nel mondo, ci sposta, ci commuove e, allo stesso tempo, espone chi si prende la responsabilità di reggere quello specchio alla natura.
23 – 26 febbraio 2023
CAINI
drammaturgia e regia Mario De Masi
con Alice Conti, Alessandro Gioia, Giulia Pica, Fiorenzo Madonna, Antonio Stoccuto
elementi di scena Marino Amodio
costumi Anna Verde
disegno luci Desideria Angeloni
disegno sonoro Alessandro Francese
assistente alla regia Serena Lauro
foto Marco Ghidelli
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
in coproduzione con la compagnia I Pesci
in collaborazione con Asilo – ex Asilo Filangieri di Napoli
progetto vincitore della prima edizione del Premio Leo de Bernardinis per artisti e compagnie campane Under 35
durata: 1 ora e 15 minuti