Mostra: "In arte, Milva"

Mostra: “In arte, Milva”

Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna ospita la mostra “In arte, Milva”, aperta al pubblico fino al 4 febbraio 2024, nata dall’accordo siglato dal Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari e da Martina Corgnati, figlia di Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, per valorizzare e condividere il percorso dell’artista, fra musica, teatro, cinema, impegno politico.

L’archivio donato alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna dalla Corgnati nutre un’esposizione importante per la storia della musica e del teatro, presentando una selezione fra gli spartiti e i testi di scena, le stampe relative a servizi fotografici, i telegrammi e le lettere da parte di vari mittenti; la collezione di vinili, cd, VHS e dvd incisi dall’artista. E ancora, attraverso un percorso in tre stanze, espone alcune delle onorificenze italiane e straniere ricevute, alcune recensioni a dischi e spettacoli, le locandine e i programmi di sala, i materiali promozionali, nastri e bobine con registrazioni audio.

Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, ha attraversato da protagonista oltre cinquant’anni di storia italiana. Dalla provincia ferrarese di Goro fino a uno dei templi del teatro italiano (il Piccolo Teatro di Milano), passando per Parigi, la Germania, la Grecia, il Giappone, Milva ha lasciato un segno nel mondo dello spettacolo e del costume, in molteplici generi. È stata a Sanremo; è stata sulle copertine dei rotocalchi ma ha anche lavorato con Luciano Berio; è stata (come “Milva la rossa”) emblema della canzone politica impegnata; ha recuperato la tradizione popolare e, al contempo, ha interpretato le canzoni di Vangelis, compositore di colonne sonore e musica elettronica; è stata protagonista degli spettacoli di Giorgio Strehler e interprete d’elezione di molte canzoni di Franco Battiato.
Di tutti questi volti, di tutte queste Arti di Milva, la mostra cerca di rendere conto, da Goro alla dimensione internazionale in cui si sviluppa la sua vita, presentando per la prima volta parte del lascito donato dalla figlia Martina Corgnati alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna.

“In arte, Milva” vuole dire per i curatori proprio questo: “una personalità che ha totalmente vissuto dell’arte e nelle arti, e per la quale non c’è mai stata distanza tra la vita e la scena. La mostra sarà quindi paradigmatica dell’estrema versatilità degli ambiti in cui si è mossa Milva”.

I visitatori potranno vedere un insieme di materiali che nella loro eterogeneità danno il senso di cosa l’artista sia stata: dal ritaglio di rotocalco alla locandina della Scala con le firme, dal telegramma del Ministro della Cultura francese alle partiture da lei annotate per l’esecuzione, dalle foto con Luciano Berio a quelle con Heather Parisi, a tutto il mondo brechtiano, che però sembra uno fra gli altri, non quello più definitorio.

Scrive Martina Corgnati nel catalogo che accompagna l’esposizione: “L’archivio intero di mia madre, le fotografie, la discografia, i nastri, i progetti, tutti i carteggi, la rassegna stampa, i manifesti, tutti i premi e i riconoscimenti, compresi i dischi d’oro che ha ricevuto nel corso della sua carriera, le cartoline e tutti i materiali che possono risultare utili per costruire i passaggi della sua lunga e complessa vicenda professionale, sessantun casse in tutto, sono stati da me donati all’Università di Bologna, e affidati all’attenta e sollecita cura di Gianmario Merizzi, Coordinatore gestionale di biblioteca ARPAC Settore Biblioteca delle Arti, che ringrazio di cuore per la passione e la competenza che ha investito nel complicato lavoro di ordinamento e classificazione di materiali così diversi. Sono convinta che l’università sia il luogo migliore, forse l’unico, dove un patrimonio di competenze e valori culturali possa essere trasferito da una generazione all’altra, acquistando così nuove prospettive di lettura e nuovi significati. Questa mostra, a cura di Anna Maria Lorusso e di Lucio Spaziante, che tengo a ringraziare, è il primo esempio di produzione culturale resa possibile da questa donazione, cioè, come io la intendo, costruzione di alleanze e trasformazione della memoria in progetto”.

Dichiara Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna: “La mostra In arte, Milva narra e valorizza la grande capacità di Milva di aver saputo elevare in arte forme musicali tanto popolari quanto colte, grazie alla sua grande intuizione della canzone-teatro, in cui il suo corpo e la sua voce insieme hanno interpretato il racconto messo in musica della canzone. La mia viva riconoscenza va al Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, al Comitato Tecnico Scientifico “Fondo Milva”, a Martina Corgnati, ai curatori della mostra Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante, alla direttrice Jenny Servino e a tutto lo staff del Museo internazionale e biblioteca della musica, per la realizzazione di questo importante progetto scientifico-culturale ed espositivo”.

L’Archivio Milva verrà aperto agli studiosi al termine della mostra. Catalogo e inventario, realizzati in collaborazione con il Polo bolognese SBN e con Archivi ER – Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, saranno invece accessibili da subito.

Curata dai docenti Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante del Dipartimento delle Arti – DAR, l’esposizione è promossa dalla Biblioteca delle Arti Unibo, dal Sistema Bibliotecario di Ateneo e dall’Area del Patrimonio Culturale dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna e con il patrocinio del Comune di Bologna.

Immagine in evidenza
Immagine guida della mostra. © Image Service srl, courtesy Archivio Giovanni Gastel

The event is finished.

Data

23 Nov 2023 - 04 Feb 2024
Expired!

Luogo

BOLOGNA - MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
Strada Maggiore 34, 40125 Bologna
Sito web
http://museibologna.it/musica
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