"Ion" di Dino Lopardo

“Ion” di Dino Lopardo

“Cosa accade quando un essere umano viene lasciato solo a marcire in silenzio dalla propria famiglia?
“, una famiglia ottusa, retrò, all’antica?
Da questa premessa, il drammaturgo Dino Lopardo, partendo da una storia realmente accaduta, ha elaborato un testo inedito, anche grazie alle sollecitazioni che gli attori stessi hanno fornito durante i giorni di lavorazione dedicati alle improvvisazioni.
Ne è scaturita una storia nuova, diversa dall’idea iniziale, con un racconto drammaturgico generato su più spunti di riflessione: il concetto del “Diverso”, il disadattamento, il pregiudizio sociale.
Pochi colori in scena e pochi oggetti per raccontare lo spaccato di vita dei due fratelli, Giovanni e Paolo, divisi e segnati da un passato che li ha condizionati profondamente.
Le loro giornate “grigie” trascorrono tra litigi e sorrisi che inevitabilmente li fanno tornare in maniera ossessiva al loro passato, ai loro sfocati ricordi di bambini, alla presenza soffocante di un padre e alla colpa grave di uno dei due.
Tale colpa forse è origine e causa di una famiglia in disfacimento e ciò ne determinerà inevitabilmente il loro destino.
Le parole e i gesti vivono all’interno di una cornice che è casa, lavoro, strada – finanche il cimitero – ma non è fino in fondo nessuno di questi luoghi.

Che cosa è successo a Giovanni la sera prima del litigio furioso che ebbe con suo fratello Paolo?
Di cosa parlò con lui?
Che rapporto c’era tra i due?
Il fratello, Paolo, è stato fin da bambino molto legato al padre, al contrario di Giovanni che, invece, ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la madre.
Una madre che i due fratelli hanno conosciuto in maniera differente: Giovanni la ricorda come madre affettuosa, mentre Paolo come la pazza del paese.
Lei che, dopo il secondo parto, cadde in una forte depressione.
Paolo, fin da bambino, ascolta il padre parlare della madre come un peso, come una palla al piede, e di Giovanni come il figlio mai voluto.
Giovanni vive sulla sua pelle il non essere accettato come figlio e tacciato dal padre stesso come diverso.
Un padre “Padrone”, anaffettivo, chiuso nelle sue convinzioni, che non accetterà mai la condizione di suo figlio, neanche davanti alla morte.

NOTE DI REGIA
Una gabbia questa società. Esseri umani ingabbiati nelle loro paure, desideri, sogni… “L’uccello in gabbia canta per invidia o per rabbia”; “Gabbia de’ matti è il mondo”; “Sentirsi speciali è la peggiore delle gabbie che uno possa costruirsi”; “Eppure il cuore batte in Gabbia “. Il punto di partenza per me è stato questo elemento metaforico ma al contempo fisico, materiale: la gabbia. Dal punto di vista scenico evidenziare dei confini per me è stato fondamentale. Un quadrante dove i due fratelli, Giovanni e Paolo, agiscono. Una gabbia immaginaria appunto, quella delle mura domestiche, da dove prende il via questa vicenda e questo conflitto ancestrale. All’interno di questo quadrante un’ulteriore gabbia (quella di Giovanni), una gabbia mentale, dove sono racchiusi i suoi ricordi, sogni, amori, aspirazioni. È tutto molto freddo intorno, per questo ho deciso di optare per un allestimento scenico metallico, freddo appunto. Diversi autori mi hanno ispirato e hanno affrontato il tema della “gabbia”; per alcuni addirittura è stata la loro ossessione: Elias Canetti, Kahlil Gibran, Alain de Botton, Gesualdo

12 – 17 marzo 2024
ION
scritto e diretto da Dino Lopardo
con Iole Franco,  Lorenzo Garufo,  Alfredo Tortorelli
scene e luci Dino Lopardo
collaborazione all’allestimento Collettivo Itaca/Dino Lopardo
sostegno all’allestimento Città delle Cento Scale Festival – Nostos Teatro
produzione Gommalacca Teatro
Festival inDivenire 2019, miglior progetto sessione teatro
Premio Carlo Annoni 2021, finalista
Rassegna La nuova scena
a cura di Natalia Di Iorio
Durata: 1h 15′

The event is finished.

Data

12 - 17 Mar 2024
Expired!

Luogo

MILANO - TEATRO FRANCO PARENTI
Via Pier Lombardo 14, 20135 Milano
Sito web
https://www.teatrofrancoparenti.it/
Categoria