Incontro: "Furto a Villa Giulia"

Incontro: “Furto a Villa Giulia”

Fra i gioielli della collezione Castellani esposti fino al 3 marzo nelle teche della Fondazione Luigi Rovati, molti sono stati protagonisti di una vera e propria spy story, da quando furono rubati al Museo di Villa Giulia nel 2013 fino al loro ritrovamento fra il 2016 e il 2018 da parte del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. L’incontro approfondisce la storia del furto, le azioni di recupero e le conseguenze sulle opere grazie alla testimonianza di Maria Paola Guidobaldi, curatrice della Collezione Castellani al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e di Salvatore Morando, Luogotenente dei Carabinieri del Reparto per la Tutela del Patrimonio Artistico.

È la vigilia di Pasqua del 2013, si approssima la mezzanotte e alcuni uomini incappucciati e muniti di ascia e fumogeni irrompono fra le sale del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Scatta l’allarme ma hanno il tempo di rubare 27 raffinati gioielli della collezione Castellani, destinati, secondo il piano previsto, a essere recapitati in Russia a una facoltosa signora, verosimilmente committente del furto. Ma il malloppo resta in Italia e fortunatamente 23 dei 27 gioielli, recuperati negli anni a seguire dai carabinieri dei Beni culturali, vengono ricollocati al Museo di Villa Giulia, e oggi sono esposti insieme ad altri reperti fino al 3 marzo alla Fondazione Luigi Rovati.

Lunghe e complesse le indagini, numerosi i pedinamenti che portarono al ritrovamento dei gioielli, e molti gli indizi, a partire dalla presenza della facoltosa cittadina russa, che a Roma aveva manifestato interesse presso vari antiquari, per gli ori “alla maniera degli antichi”. Non in cerca di copie, ma di originali. Non solo: la russa, fermata all’aeroporto per un controllo, aveva nel trolley il catalogo della collezione “Castellani” e nel telefono le foto delle sale del Museo Etrusco che la contenevano. Non incriminabile per il possesso di quelle immagini, tornò in Russia ma, conscia di essere ormai sospettata, non recriminò il bottino, che gli autori del furto tentarono dunque di rivendere ad altri possibili clienti. Come nelle sequenze di un poliziesco, gli inquirenti si trovarono con una rosa di sospettati autori materiali del furto, e non mancò neppure un inseguimento alla luce di alcune intercettazioni, con tanto di lancio dall’auto di una busta contenente parte dei gioielli, per liberarsi del corpo del reato.

Le investigazioni continuarono fino a mettere le manette ai ladri e a recuperare la maggior parte della refurtiva, quegli stessi gioielli che i Castellani non volevano disperdere, donandoli insieme a un numeroso corpus di altri oggetti e reperti al Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia nel 1919.

L’incontro è gratuito e a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili.
Il biglietto per la conferenza non include l’accesso al Museo d’arte.
Si consiglia la prenotazione sul sito fondazioneluigirovati.org

La conferenza sarà a seguito disponibile sul canale YouTube della Fondazione.

Immagine in evidenza
Collana con pendenti ad anforette, Manifattura Castellani © Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia foto di Stefano dal Pozzolo

The event is finished.

Data

22 Feb 2024
Expired!

Ora

18:00

Luogo

MILANO - FONDAZIONE LUIGI ROVATI
Corso Venezia, 52, 20121 Milano
Sito web
http://fondazioneluigirovati.org
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