Alla ri-scoperta di Calvino con Filippo Timi, Peppe Servillo e Sonia Bergamasco

Alla ri-scoperta di Calvino con Filippo Timi, Peppe Servillo e Sonia Bergamasco

È Italo Calvino il protagonista del ciclo di letture 2019 che avrà luogo presso l’Auditorium del Grattacielo a Torino.
Curato da Giulia Cogoli, il progetto è parte di un ampio programma di attività culturali realizzate da Intesa Sanpaolo che includono lezioni di storia, conferenze sui grandi temi del mondo, appuntamenti, mostre.

Tre gli appuntamenti a marzo, il mercoledì, ore 21, con la partecipazione di Filippo Timi (6 marzo), Peppe Servillo (13 marzo) e Sonia Bergamasco (20 marzo) che, con la loro interpretazione, faranno rivivere le pagine del grande scrittore, le cui opere sono edite da Oscar Mondadori. Introduce le serate Domenico Scarpa.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione sul sito grattacielointesasanpaolo.com/news.
Per la prima volta sarà possibile seguire la diretta streaming collegandosi allo stesso indirizzo.

Italo Calvino, tutto in un punto

Per dirla con il titolo di un suo racconto cosmicomico, Torino è il “tutto in un punto” di Calvino: è il luogo dove lo si ritrova intero, il luogo dove ha trascorso gli anni più movimentati e fecondi della sua vita creativa adulta, il luogo dove ha pubblicato quasi tutte le sue opere: dalla trilogia I nostri antenati alla serie delle Cosmicomiche, da Le città invisibili a Se una notte d’inverno un viaggiatore, dai racconti di Ultimo viene il corvo fino a quelli di Palomar.
Torino è la soffitta dove Calvino ha scritto le sue prime, rapide e luminose storie brevi, ed è la tranquilla maestosità del fiume Po, “azzurro” in un racconto di Marcovaldo. È la casa editrice Einaudi dove con altrettanta passione ha progettato i suoi libri e i libri degli altri, ed è la forza del movimento operaio, l’energia morale di quella Resistenza in cui aveva combattuto.
Torino, il punto da cui le storie di Calvino sono partite per girare il mondo, è anche il punto dove lo si può ritrovare in pieno: il punto dove riascoltare quelle storie avrà una risonanza irripetibile e unica, dalle sue avventure terrestri ed extraterrestri, alle cento e una imprese del suo Barone rampante, alle sue spericolate esplorazioni di città invisibili e visibili.

PROGRAMMA

Mercoledì 6 marzo, ore 21
Filippo Timi legge Italo Calvino. Avventure terrestri e extraterrestri

Una mente, una voce, un corpo spericolati come quelli di Filippo Timi sono l’ideale per spaziare negli spazi di Calvino, reali e immaginari: nelle sue avventure terrestri ed extraterrestri. Si comincia, nel modo più diretto e appropriato, con la storia cosmicomica Tutto in un punto che ha offerto il titolo a questo ciclo di letture: Calvino racconta, a suo modo, il big bang che ha dato origine al nostro universo. Le ulteriori peripezie della serata si spingeranno nelle età per noi più remote, dalla preistoria all’infanzia, e poi ancora in altri luoghi strani, dove si arriva suppergiù per sbaglio.

Mercoledì 13 marzo, ore 21
Peppe Servillo legge Italo Calvino. Il barone rampante

“Una persona si pone volontariamente una difficile regola e la segue fino alle ultime conseguenze, perché senza di questa non sarebbe se stesso né per sé né per gli altri”. Così Italo Calvino riassume l’avventura più entusiasmante e intransigente che scrisse, titolo Il barone rampante, anno 1957. E tocca giustamente a Peppe Servillo di miniaturizzarla e musicarla con la propria voce. Salendo sugli alberi all’età di dodici anni per non discenderne mai più, Cosimo di Rondò si avvia a scoprire il mondo e i rapporti umani, l’amore (contrastato) e la politica (contraddittoria), e soprattutto il rapporto – la difficile coesistenza – tra la natura umana e la natura senza aggettivi.

Mercoledì 20 marzo, ore 21
Sonia Bergamasco legge Italo Calvino. Città visibili e invisibili

Fra le Città invisibili di Calvino ce n’è una più invisibile di tutte le altre, e da quella sarà giusto cominciare; il mondo, il suo mondo, va creato a poco a poco, e Sonia Bergamasco saprà farlo sbocciare e poi lussureggiare senza perderne una sola sfumatura di colore: dalla San Remo dove passò l’infanzia e la giovinezza, e dove imparò i nomi e la grana delle cose, alla Torino dove il fiume che l’attraversa può cambiare colore e consistenza, fino ad approdare a Roma dove più che la terra si dovrà osservare un geometrico cielo in subbuglio. Queste tre sono città che si vedono, ma se ne può inventare un’altra ancora, tutta da cancellare in una sbalorditiva avventura per voce narrante.

Alla ri-scoperta di Calvino con Filippo Timi, Peppe Servillo e Sonia Bergamasco