Aforismi e citazioni: William Shakespeare

Aforismi e citazioni: William Shakespeare

William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616) è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.

Più non devi temere del fran sole l’ardore, né del rabbioso inverno l’infuriare; la tua terrena opera hai compiuto, a casa sei venuto, e la giusta mercede hai ricevuto. I fanciulli e le fanciulle dell’età dorata, tutti dovranno, al pari dello spazzacamino, convertirsi un giorno in cenere. (Guiderio, atto IV, scena II)
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La Fortuna sa far entrar in porto anche le navi senza timoniere. (Pisanio; atto IV, scena III; traduzione di Goffredo Raponi)
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O prigionia, sii molto benvenuta! Tu sei forse per me la giusta via alla liberazione; grazie a te, sto meglio io di un malato di gotta che preferisce languir nel dolore piuttosto che cercar la guarigione ricorrendo a quel medico infallibile, la Morte; che sarebbe ora per me l’unica chiave che potrebbe sciogliermi da questi ceppi entro i quali anche tu, o mia coscienza sei impastoiata più dei miei piedi e delle mie caviglie. (Postumo; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi)
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Dormendo non si sente il mal di denti. (Primo carceriere; atto V, scena IV; traduzione di Goffredo Raponi)
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Resta qui sospesa anima mia, come il frutto sull’albero, fino a tanto che questo se ne muoia! (Postumo, atto V, scena V)
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Non inginocchiatevi a me. Il potere che ho su di voi lo userò per risparmiarvi la vita, e il perdono sarà la mia vendetta. Vivete dunque, e agite verso il prossimo meglio che in passato. (Postumo, atto V, scena V)
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La parola per tutti è perdono. (Cimbelino, atto V, scena V)