Aforismi e citazioni: Margherita Hack

Aforismi e citazioni: Margherita Hack

Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013) è stata un’astrofisica, accademica, divulgatrice scientifica e attivista italiana.

Camminare a me non va, in bicicletta vo’ meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.

Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.

Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell’animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.

È vergognoso che gente che si dichiara cristiana si accanisca in modo fondamentalista contro una persona che è morta da 17 anni [Eluana Englaro], che non ha nessun modo di difendersi e che quando era in vita aveva sempre dichiarato di non voler essere sottoposta all’accanimento terapeutico. Peggio ancora, però, è che siano i politici a intromettersi: chi vuol agire contro la sentenza della Corte di Cassazione, ma anche la passività della sinistra e del Partito democratico, che ha avuto una reazione estremamente debole contro l’ingerenza della Chiesa.

Il tempo credo lo si possa capire solo per il fatto che tutto, tutto cambia, tutto invecchia. Si nasce, si muore. Gli esseri viventi, gli oggetti se sono nuovi, poi diventano vecchi. Anche le pietre, anche la nostra terra, nel corso dei 4 miliardi e mezzo d’età è mutata grandemente. Quindi il tempo lo possiamo definire solo grazie al fatto che tutto cambia.

[Sul bosone di Higgs] Io lo chiamo addirittura Dio poiché è la particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto – le stelle, gli elementi che abbiamo sulla terra, compresi quelli che compongono gli esseri umani – questa particella è veramente Dio.

Ipazia rappresentava il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio cominciò quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tentò di soffocare la ragione.

L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.

L’etica laica e, in particolare, l’etica degli atei, che non credono in nessuna entità superiore non meglio definita, ma solo nel dato di fatto dell’esistenza della materia che origina le strutture presenti nell’Universo, da cui si originano anche gli esseri viventi, dai più semplici ai più complessi, si basa sul rispetto del prossimo, uomo o animale che sia e può essere riassunta dai comandamenti di Cristo, che certo non era figlio di Dio, ma una delle più grandi figure dell’umanità, che ha preceduto i suoi tempi di molti secoli: “Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.

La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento calato dall’alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede…

La mia coscienza politica si è definita soprattutto nel ’38, con le leggi razziali. Discutevo e litigavo con i miei compagni per affermare le mie idee e, solo grazie allo scoppio della guerra, l’esplicita manifestazione delle mie convinzioni antifasciste non mi è costata la ripetizione dell’ultimo anno di liceo.

La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c’è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati. [… ] Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente.

[… ] le conquiste sociali fatte sotto il fascismo oggi ce le sogniamo, il che è tutto dire. Non si trattava solo dei treni in orario. Assegni familiari per i figli a carico, borse di studio per dare opportunità anche ai meno abbienti, bonifiche dei territori, edilizia sociale. Questo perché solo dieci anni prima Mussolini era in realtà un socialista marxista e massimalista che si portò con sé il senso del sociale, del popolo. Le dirò, in un certo senso il fascismo modernizzò il paese. Nei confronti del nazismo fu dittatura all’acqua di rose: se Mussolini non avesse firmato le infamanti leggi razziali, sarebbe morto di morte naturale come Franco. Resta una dittatura, ma anche espressione d’italianità. Bisognerebbe fare un’analisi meno ideologica su questo.

Questa è la conferma della teoria di Peter Higgs, una teoria che spiega molto bene i fenomeni che si osservano e gli esperimenti che si fanno con le particelle e che ipotizza la necessità che esista una particella molto più pesante del protone (appunto il bosone di Higgs) in grado di spiegare come tutte le altre particelle vengono create, cioè si formano e prendono massa. Questo bosone sembrava fantomatico. Ci sono stati molti anni di ricerca senza riuscire a scovarlo. Ora sembra certo che esista e quindi la teoria sarebbe confermata.

Ricordo l’alba del 15 febbraio 1961 [giorno dell’eclissi solare] quando decine di astronomi professionisti, amatori, curiosi affollavano il Monte Conero, presso Ancona. L’aria era limpida e fredda, gli ulivi ricoprivano le pendici del monte, gli uccelli salutavano il sorgere del sole, per ammutolire di nuovo pochi minuti dopo. Noi eravamo pronti e tesi per fotografare la corona e misurarne la polarizzazione a varie distanze dal bordo del disco solare. Ecco le protuberanze biancastre, ecco i pennacchi della corona, e un gran silenzio, interrotto solo da qualche ululato di cani spaventati. Quattro minuti e tutto era già finito, lo spicchio di Sole aveva già cancellato la notte.

[Parlando di un suo gatto] Si chiamava Ciccino, è stato con me dal 1932 al 1943, ho studiato con lui sulle mie ginocchia, dalla prima media al terzo anno di università. Durante la guerra riuscì a compiere un’impresa storica. Il cibo era razionato, ma si infilò nella casa di un federale e gli rubò una forma di pecorino. Con quel pezzo di formaggio in bocca più grande di lui riuscì a tornare a casa. Ma lo videro e dovetti restituire la forma. Lui ci rimase così male che per consolarlo gli cedetti la mia razione di cibo.

Siamo tornati al Medioevo se il vice presidente del più grande ente di scienza e di ricerca del paese dice queste bischerate. [… ] Lui [Roberto De Mattei] è padrone di credere e di avere fede, nella misura che più lo aggrada. Ma non può in alcun modo pretendere di professare teoremi antiscientifici. O certamente non provabili scientificamente. [… ] È da andare a nascondersi, da vergognarsi. Infatti all’estero ci chiedono soprattutto come sopportiamo un governo come quello attuale. E per fortuna che le nostre università invece, malgrado tutti i problemi che hanno, riescono ad essere buone università. Quando i nostri ricercatori vanno all’estero fanno fortuna, quando presentano progetti al Consiglio europeo delle ricerche arrivano alle primissime posizioni: per fortuna questo ci salva.

foto di Mrs. Rosalba Sgroia, Wikimedia Commons