Spettacolo: "A casa allo zoo". Un progetto Amadio - Fornasari

Spettacolo: “A casa allo zoo”. Un progetto Amadio – Fornasari

Venerdì 17 giugno 2022, alle ore 21.00, il Campania Teatro Festival di Napoli accoglie, in prima nazionale, lo spettacolo “A casa allo zoo”, prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano e Viola produzioni, per la regia di Bruno Fornasari, interpretato da Tommaso Amadio, Valeria Perdonò, Michele Radice.

L’opera, inedita per l’Italia, è scritta dal drammaturgo statunitense Edward Albee, che ha messo in dialogo tra loro due atti unici, Vita casalinga e La storia dello zoo, scritti a cinquant’anni di distanza l’uno dall’altro.

La narrazione si sviluppa attorno a un tema di grande attualità, ovvero il bisogno di liberarsi dalla gabbia emotiva di cui si è prigionieri, sia all’interno di una relazione amorosa che nell’isolamento forzato di chi si trova solo con se stesso.

“Il testo è stato scritto da Albee – afferma Bruno Fornasari – molto prima dell’esperienza del lock down ma si fonda su due metafore attualissime, allo stesso tempo rassicuranti e minacciose: la casa in cui chiudersi per sentirsi protetti e lo zoo, da visitare in sicurezza perché lì tutto ciò che è feroce sta chiuso in gabbia.

In realtà scopriamo che le mura domestiche non possono proteggerci da noi stessi, dalla vita che ci siamo costruiti, proprio come lo zoo c’illude d’essere meno feroci degli animali che ci guardano da dietro le sbarre. A casa allo zoo, tratta allora di due forme di solitudine complementari nella nostra società, quella subdola che c’illude di avere una condivisione con le persone che amiamo e quella più palese, la solitudine, che ci scolla dalla realtà e sviluppa stati d’animo impossibili da condividere.”

L’azione si svolge a New York in una tranquilla domenica di primavera. In Vita Casalinga, Peter, editore di successo, è sprofondato nella lettura di un libro da pubblicare quando la moglie gli si avvicina e pronuncia una frase innocua quanto minacciosa: “dovremmo parlare”.
Il matrimonio che Peter pensava stesse “navigando piacevolmente su una barca inaffondabile”, con due figlie, due gatti e due pappagallini rischia di venir sommerso dal diluvio di insoddisfazione e senso di claustrofobia che la moglie Ann gli palesa con ironia disarmante. Lui che credeva di essere il maschio alfa della famiglia scopre d’essere più paragonabile a una pianta ornamentale che se ne sta in un angolo, senza disturbare, in attesa d’essere innaffiata. Decide allora di stare da solo e per fare i conti con questa nuova definizione di sé, uscire e continuare la lettura al parco.

Qui inizia La storia dello Zoo. Peter è seduto su una panchina a leggere e viene avvicinato da Jerry, un tipo strano, dall’aria trasandata ma non sporca, dall’atteggiamento invadente ma non aggressivo. Jerry viene dai bassifondi, vive in periferia ed è tutto quello che Peter non è mai stato. Tra i due inizia un dialogo apparentemente innocuo. Jerry dice di voler solo raccontare una cosa che gli è successa allo zoo, ma non fa altro che elencare con crudele ironia dettagli della propria vita e pretendere da Peter un’attenzione totale. Il dialogo tra i due diventa sempre meno civile con Jerry che, con un raptus di violenza, spintona Peter a terra e s’impossessa della panchina. Per Peter il gesto è intollerabile, grazie alle provocazioni dell’estraneo capisce quale sia la gabbia di buone maniere che lo rende una piantina d’appartamento, e quando questi gli lancia un coltello ai piedi sfidandolo a raccoglierlo e a combattere “ad armi pari”, perché a mani nude non sarebbe in grado di tenergli testa, Peter prende il coltello e in un attimo si ritrova Jerry addosso.

L’abilità di Albee è quella di saper spiazzare lo spettatore senza tradirne le aspettative e il finale della colluttazione tra i due lascerà molte domande aperte.

Le lame affilate che in Vita casalinga sono squisitamente verbali si tramutano in violenza fisica in La storia dello zoo e ritraggono un’umanità sola, isolata, disabituata a comunicare e condividere, in un modello di mondo materialistico fatto di disparità sociali e disumanizzazione.

Venerdì 17 giugno 2022, ore 21.00
A CASA ALLO ZOO
di Edward Albee
Traduzione Enrico Luttmann
Regia Bruno Fornasari
Con Tommaso Amadio, Valeria Perdonò, Michele Radice
Scene e costumi Erika Carretta
Luci Fabrizio Visconti
Suono Silvia Laureti
Assistente alla regia Federica Dominoni
Produzione Teatro Filodrammatici di Milano, Viola Produzioni

Giardino paesaggistico di Porta Miano (Discesa Bellaria 6), Napoli Capodimonte

Informazioni:
campaniateatrofestival.it

The event is finished.

Data

17 Giu 2022
Expired!

Ora

21:00

Luogo

NAPOLI - GIARDINO PAESAGGISTICO DI PORTA MIANO
Discesa Bellaria, 6, 80145 Napoli
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