Santini Cycling: 60 anni di storia fra arte e ciclismo

Nel 2025 Santini Cycling festeggia il traguardo di 60 anni dalla fondazione, sei decenni in cui l’azienda di abbigliamento tecnico ha attraversato la storia del ciclismo, tra innovazione e passione per la bicicletta. Per celebrare questo importante anniversario, il brand bergamasco apre le porte della sua sede con un festival ricco di appuntamenti, tra cui spiccano due mostre d’arte dedicate al legame tra ciclismo, creatività e memoria collettiva.

Santini Cycling nasce nel 1965 dalla passione per il ciclismo di Pietro Santini e, nel passaggio generale alle figlie Monica e Paola, il legame con il territorio orobico si è, se possibile ancor più rafforzato, grazie anche alla nuova sede nel comune di Bergamo. E sarà lo stesso quartier generale ad ospitare i festeggiamenti per il 60esimo compleanno, il 20 e 21 giugno quando Santini Cycling aprirà le porte del proprio parco per il festival celebrativo: “Santini, 60 Years Of Cycling”.

A partire dalle ore 18 di venerdì, saranno visitabili due mostre complementari che raccontano, attraverso arte e memoria, l’identità profonda di Santini: un marchio che da sessant’anni cuce storie di sport, innovazione e passione.

Il percorso espositivo si articolerà in due sezioni: la prima, ospitata nell’atrio, presenterà quattro opere d’arte realizzate da Luca di Maggio affiancate ad altrettante biciclette storiche, simboli di momenti memorabili del ciclismo.

Bianchi Specialissima Professionale (1973) – Una delle bici usate da Felice Gimondi dopo il titolo mondiale, donata personalmente a Pietro Santini in segno di amicizia.
Look KG86 – La Vie Claire (1986) – La prima bici in carbonio-Kevlar® prodotta in serie, guidata da Bernard Hinault. Un capolavoro tecnologico nato da mesi di sviluppo segreto.
Bianchi Mega Pro XL (1998) – Il massimo dell’ingegneria in lega leggera a fine anni ’90, celebre per essere stata utilizzata da Marco Pantani nella doppietta Giro d’Italia e Tour de France.
Trek Madone Project One Icon (2023) – La bici personalizzata di Mads Pedersen per il Tour de France 2023, con livrea Chroma Ultra-iridescent e soluzioni su misura per lo sprinter danese.

La seconda sezione condurrà i visitatori alla scoperta di sei quadri firmati da Simone Tribuiani, ispirati a sei fotografie e alle storie che custodiscono:
Inseguendo la gloria – La maglia a scacchi del team Peugeot fu la prima realizzata da Santini per una squadra internazionale. Un simbolo indelebile che segna l’inizio del percorso globale dell’azienda.
La maglia più bella di sempre – Ispirata a Mondrian, la maglia La Vie Claire segnò una svolta estetica nel ciclismo. Realizzata a mano con precisione maniacale, divenne un’icona di stile e innovazione, ancora oggi considerata un capolavoro.
Cucendo sogni ed arcobaleni – Dal 1988 Santini realizza le maglie iridate UCI. Ogni capo è il frutto di artigianalità, innovazione e passione: un simbolo di vittoria cucito con la stessa dedizione a migliorarsi di chi conquista il titolo.

La donna che ha cucito il futuro – Maria Rosa Fumagalli, moglie di Pietro Santini e cofondatrice silenziosa ma fondamentale, rivoluzionò il ciclismo introducendo, per la prima volta nel ciclismo, i pantaloncini in Lycra. La sua visione ha tracciato la strada per l’azienda e per tante donne nel settore.
La promessa – Uno scatto del 1998 immortala l’incontro tra Marco Pantani, Felice Gimondi e Pietro Santini: qui Pantani promise che in caso di vittoria al Tour de France avrebbe regalato la bici al Cav. Santini. Una promessa mantenuta, oggi esposta con orgoglio nella sede.
Giocando con i sogni – Dopo la fine della storica partnership con il Giro d’Italia, Santini riscopre la propria visione grazie al metodo Lego Serious Play: un esercizio creativo per trasformare un momento difficile in una nuova partenza. Il risultato si trasformò poco dopo in realtà: Santini diventò sponsor del Tour de France.

Le mostre sono ospitate nella nuova sede di Santini Cycling. Tra il 2022 e il 2023, infatti, l’azienda si è trasferita in una nuova struttura a Bergamo, per rispondere alla crescita produttiva legata anche alla partnership con il Tour de France e a una strategia di crescita che vedrà sempre più la centralità della produzione “in house”, confermando la voglia di investire nel Made in Italy. Il progetto di ristrutturazione, firmato dall’architetto Marco Acerbis, ha trasformato uno storico edificio del 1960 in uno spazio moderno e luminoso. La nuova sede unisce produzione, uffici e uno store aperto al pubblico, offrendo un’esperienza immersiva. L’headquarter incarna oggi l’equilibrio tra radici storiche, identità aziendale e innovazione.

Per maggiori informazioni:
santinicycling.com

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Santini – Inseguendo la gloria – artist Simone Tribuiani