Il ricordo e l'omaggio a Lorenzo Viani di Bruno Pollacci

Lorenzo Viani, pittore, incisore e scultore

Il 1° Novembre del 1882, a Viareggio (LU), nasceva il grande pittore, incisore e scultore Lorenzo Viani.

Nella bottega del barbiere dove faceva il garzone per diversi anni conobbe il pittore Plinio Nomellini che lo incoraggiò ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Lucca, dove frequentò più o meno tre anni di lezioni, dal 1900 al 1903 e dove conobbe anche il pittore Moses Levy, ma dove conobbe anche l’arresto ed il carcere per la sua attività politica anarchica. Nel 1904 Viani viene ammesso alla scuola libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e contemporaneamente frequenta anche lo studio del pittore Giovanni Fattori. Nel 1907 espone alcuni disegni alla Biennale di Venezia. Tra il 1908 ed il 1909 soggiorna a Parigi con difficoltà economiche ed in solitudine, ma con interessanti esperienze fatte e vari personaggi artistici conosciuti.Tra il 1911 ed il 1915 lavora molto ed espone in personali in varie località d’Italia. Dal 1916 al 1919 partecipa alla 1a Guerra Mondiale, durante la quale continua a disegnare, dipingere ed illustrare. Lorenzo Viani ha sempre il tema dei più poveri e derelitti, le vicenda umane dei più deboli, Le sue sono forti impressioni deformate dalla potenza espressionista con una pennellata decisa e veloce, capaci di creare atmosfere intense, e spesso estremamente malinconiche.

La grandezza di Viani è la maestria nel far coesistere nella sua opera drammaticità, lirismo e grazia poetica, e nell’esprimere umile commozione di fronte ai diseredati. Usa mezzi artistici poveri; la sua pittura è essenziale e scarna, ma sorretta dalla grande sensibilità che sà cogliere l’essenza della vita degli umili, della fame, della prigione, delle malattie, della solitudine, della lotta esistenziale dell’uomo con la campagna, con il mare, con la guerra, con la pazzia e con il dolore. Dal 1920 al 1922 oltre alla grande attività artistica espositiva, riprende anche la sua attività di scrittore e realizza il “Monumento Ai Caduti di Viareggio, inaugurato nel 1927. Riparte per un altro soggiorno parigino ma nel 1928 incominciano i primi attacchi di asma, malattia che purtroppo, con alti e bassi, non lo abbandonerà più. In questo periodo Viani diventa un artista conosciuto in tutta Italia e le sue esposizioni richiamano un pubblico colto ed internazionale. Nel 1933 la malattia si aggrava e viene lungamente ricoverato presso l’ospedale psichiatrico di Nozzano (LU), dove con una numerosa produzione di opere testimonia questo periodo, disegnando i malati di mente, che lo attraggono come lo avevano attratto i derelitti di Viareggio. Nel 1936 gli vengono commissionate una serie di opere per il Collegio di Ostia e dopo parecchi giorni di lavoro ininterrotto non farà in tempo a partecipare all’inaugurazione, colpito da un forte attacco d’asma che lo porterà alla morte il 2 Novembre dello stesso anno.
Questa mia opera a matita carboncino è in suo omaggio e memoria.

Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa