L’incontro interiore con la sconvolgente dimensione dei sentimenti è il tema de “Il primo giorno. Poesie di amore e disamore” appena pubblicato per i tipi de Il Terebinto Edizioni, nella collana Carmina Moderna (136 pagg., 12 euro, nelle librerie fisiche e online).
Miriam Barbone – avellinese, classe 1995, laureata in Lettere Moderne e in Comunicazione pubblica e d’Impresa – inizia il percorso delle sue liriche partendo dalla dimensione onirica della fanciullezza, cresce attraverso le stagioni della vita e si scontra con la gamma dei sentimenti umani che sono a volte temuti, a volte invocati.
La donna che emerge, in una parabola altalenante di emozioni dirompenti o distruttive, è il risultato di una fusione tra l’esperienza umana e la poesia, oramai divenuta creatura inscindibile. Questa è una raccolta delle poesie più intense che l’autrice ha scritto negli anni giovanili. “Il primo giorno” è la forma contratta di “Il primo giorno dell’ultimo mese”, quello che voleva essere il titolo originale, abbreviato per ragioni stilistiche, fa riferimento alla sua data di nascita: il primo dicembre.
La scelta fa fede a quella che è la natura dei componimenti. Pur nell’idea di fondo di restituire emozioni nelle quali chiunque possa identificarsi, le poesie hanno una tendenza autobiografica: sono intessute delle storie, delle oscillazioni, dei drammi e delle necessarie gioie dell’autrice.
In molti casi, le poesie non superano la pagina, in qualche caso sono dei flussi di coscienza nei quali, tuttavia, ogni parola risponde ad uno stato d’animo sviscerato e riportato su carta.
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“Il primo giorno. Poesie di amore e disamore” di Miriam Barbone
Editore: Terebinto Edizioni (1 gennaio 2022)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 136 pagine
ISBN-10: 8831340484
ISBN-13: 978-8831340489
Miriam Barbone è nata ad Avellino nel 1995. Ha, sin dalla tenera età, manifestato una fervida creatività che ha trovato espressione compiuta nella passione per la scrittura e per la poesia. Si è laureata in “Lettere moderne”, poi, in “Comunicazione pubblica e d’impresa”, con lo scopo precipuo, in qualche modo il fil rouge, di trovare un modo per rendere fruibile la sua parola. Ha ottenuto riconoscimenti letterari presso l’Università degli Studi di Salerno, ed un suo testo è stato pubblicato in una raccolta conservata nella Biblioteca Umanistica E. R. Caianiello. Amante dell’arte, con particolare riguardo per il cinema ed il teatro, si è anche cimentata nella recitazione amatoriale e nella scrittura di una sceneggiatura con una compagnia teatrale locale.