
Multi-Kulti BAM Summer Festival
Dai liuti berberi alle percussioni del Benin, dall’udu nigeriano alla tabla indiana, passando per le voci e le danze di Siria, Palestina, Congo, Tunisia, Romania: dal cuore di Milano si leva un grande omaggio alle culture del mondo attraverso il linguaggio universale della musica, strumento di dialogo, inclusione e appartenenza. Nell’anno del suo ventesimo anniversario, Fondazione Riccardo Catella celebra l’arrivo dell’estate domenica 22 giugno 2025 con il “Multi-Kulti BAM Summer Festival”, il festival di musica dedicato alla multiculturalità, ideato da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale di BAM Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella.
Un’intera giornata che animerà il giardino botanico di Portanuova con oltre 20 momenti culturali gratuiti e aperti a tutti che culmina in un grande momento conclusivo alle ore 20.00: voci, suoni e danze dal mondo con artisti di livello internazionale, rifugiati e migranti provenienti da oltre 20 Paesi. Il Festival ha ricevuto il patrocinio di UNHCR Agenzia ONU per i Rifugiati ed è realizzato in collaborazione con Emergency, Fondazione Progetto Arca, Caritas Ambrosiana, con la partecipazione del SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Milano insieme ad ALL-ABCittá Living Library.
Attraverso “Multi-Kulti BAM Summer Festival”, appuntamento di spicco di un articolato programma annuale del parco fortemente strutturato intorno ai temi della multiculturalità e dell’inclusione, Fondazione Riccardo Catella, con il progetto BAM, è orgogliosa di portare Milano nella rete internazionale della Refugee Week, il più grande network globale dedicato alla creatività, al contributo e alla resilienza di rifugiati e persone in cerca di protezione, che si svolge ogni anno in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Prima realtà ad aver aderito, BAM ha innescato un processo virtuoso che ha aperto la strada alla costruzione di un palinsesto nazionale con l’adesione di Comuni, enti locali, università, associazioni, cooperative e organizzazioni distribuiti su tutto il territorio italiano, impegnate nella promozione dei diritti, dell’accoglienza e dell’inclusione, dando vita alla prima edizione di Refugee Week Italia che si terrà dal 16 al 22 giugno con oltre 30 iniziative diffuse in 14 città accomunate dal tema di quest’anno: “Community as a Superpower” (La comunità come superpotere).
Domenica 22 giugno da mattina a sera il “Multi-Kulti BAM Summer Festival” darà vita a una grande festa che unisce sonorità e culture da tutto il mondo per connettere le persone attraverso ciò che le emoziona e le rappresenta: la propria lingua, i propri suoni, le proprie radici. In programma concerti, assoli di danza, momenti di circlesinging, letture animate, talk e laboratori, ma anche momenti di approfondimento e incontro. Il tema della multiculturalità, fulcro di questa edizione, si riflette anche nel pranzo solidale realizzato in collaborazione con Caritas Ambrosiana e grazie ai cuochi del Refettorio Ambrosiano, con un menù ispirato ai sapori e alle tradizioni culinarie del mondo.
Il “Multi-Kulti BAM Summer Festival” prende il via giovedì 19 giugno alle 19:00 con il BAMoff presso il Volvo Studio Milano: il duo composto da Dudu Kouatè e Simon Sieger darà vita a Rituali Spontanei, un concerto che fonde sonorità ancestrali e jazz contemporaneo. Dudu Kouatè, percussionista senegalese e membro stabile dell’Art Ensemble of Chicago, porta con sé la voce millenaria dei griot africani e una storia personale di migrazione e riscatto.
Il cuore del festival si accende domenica 22 giugno nel parco di BAM: si comincia alle 9:00 con un laboratorio di circlesinging condotto da Ornella Vinci: un canto collettivo che abbraccia le differenze, ispirato alle tradizioni del mondo. L’attività è realizzata in collaborazione con CIQ Centro Internazionale di Quartiere, progetto dell’Associazione Sunugal, attiva da oltre vent’anni nella promozione del dialogo interculturale e del co-sviluppo tra Italia e Senegal.
Alle 10:00, lo spettacolo Sotto lo stesso cielo: La ballata, con lo scrittore Roberto Piumini, l’astrofisico Stefano Sandrelli di INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, l’attrice Debora Mancini e il musicista Daniele Longo, racconta la storia di chi ha lasciato la propria casa in cerca di un futuro migliore, attraversando l’oscurità del mare guidato dalla Stella Polare. Citando alcuni articoli significativi tratti da importanti convenzioni internazionali, tra cui la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951, lo spettacolo intende riflettere sui diritti umani fondamentali e la loro rilevanza nelle storie di migrazione e accoglienza.
Tra i momenti più significativi della giornata, l’esibizione alle 12:00 del coro di richiedenti e titolari di protezione internazionale di Fondazione Progetto Arca affiancati dagli studenti del CPM Music Institute. Una performance in cui le voci si fondono in un unico canto corale, portando sul palco storie, suoni e identità differenti in un potente esercizio di condivisione e riconoscimento reciproco.
Segue alle 13:00, e di nuovo alle 19:00, la performance itinerante nel parco della Fanfara Olaïtan del Benin, che fonde ottoni e percussioni tradizionali in un suono autentico, sospeso tra jazz e radici africane, mentre alle 18:00 si terrà lo spettacolo della Piccola Orchestra dei Popoli, composta da solisti di sette Paesi diversi che suonano gli strumenti del mare realizzati con il legno delle barche dei migranti: potenti simboli di viaggio, memoria e speranza che ci accompagnano lungo un’immaginaria navigazione che tocca canti tradizionali albanesi e libanesi e indiani, in un mare che unisce e non separa.
Dalla mattina al pomeriggio sarà inoltre possibile ascoltare racconti e testimonianze di alcune persone rifugiate accolte nella rete SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Milano. Diventando simbolicamente “libri umani” di una Biblioteca Vivente, condivideranno le proprie storie di vita personale e la propria esperienza offrendo narrazioni a tu per tu. L’obiettivo della Biblioteca Vivente è promuovere il dialogo, l’empatia e la comprensione reciproca tra chi racconta e chi ascolta. L’iniziativa è realizzata dal SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Milano, in collaborazione con ALL-ABCittá Living Library.
Durante tutta la giornata, è anche possibile vivere un’esperienza immersiva a bordo della nave Life Support di Emergency, attraverso visori interattivi e il confronto diretto (dalle 17 alle 18) con gli operatori che prendono parte alle missioni di soccorso nel Mar Mediterraneo.
Alle 16:00 spazio invece ai giovani talenti musicali selezionati attraverso il progetto BAM Community talent, il contest promosso da Fondazione Riccardo Catella in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano. Dopo una prima esibizione dal vivo il 18 giugno presso il Barrio’s, davanti a una giuria di esperti del settore, i finalisti porteranno la propria voce e creatività sul palcoscenico del “Multi-Kulti BAM Summer Festival”.
La sera si apre alle 20:00 con uno dei momenti più toccanti del festival: il danzatore e coreografo Ahmad Joudeh porta in scena “Layl” (la preghiera notturna), una danza che intreccia movimenti classici e Sufi dervisci in una coreografia ipnotizzante, resa ancora più emozionante grazie alla gonna disegnata dal Kilden Theatre norvegese, che simboleggia il cielo stellato notturno. Nato nel 1990 nel campo profughi palestinese di Yarmouk, a Damasco in Siria, da un rifugiato palestinese e madre siriana originaria di Palmira, Ahmad Joudeh è cresciuto come apolide in un contesto segnato da conflitti e privazioni, trovando nella danza la sua voce e la sua libertà. Dopo aver realizzato il sogno di danzare con Roberto Bolle – che ha firmato la prefazione del suo libro “Danza o muori” – l’artista ha girato tutto il mondo e la sua presenza aggiunge un profondo significato simbolico alla giornata, trasformando il palco in un luogo di incontro tra bellezza, memoria e futuro, dove l’arte diventa strumento di resistenza e speranza.
A seguire, i saluti istituzionali dei partner che hanno aderito al festival anticipano un’altra performance intensa e significativa: l’attore Lino Guanciale, Ambasciatore di Buona Volontà di UNHCR, leggerà un estratto dal suo monologo “Fuggi la Terra e le Onde” accompagnato da Ambrogio Sparagna all’organetto e Cristiano Califano alla chitarra. Un racconto in parole e musica che dà corpo alle storie di chi è stato costretto a partire, trasformando la narrazione individuale in una riflessione collettiva.
Gran finale alle 20:30 con il concerto dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta da Ambrogio Sparagna. Un viaggio musicale che attraversa continenti, culture e tradizioni, storie di terre lontane e vicine, dolori e speranze comuni. Accanto a Sparagna si esibiranno Big Dave (Repubblica Democratica del Congo), Ziad Trabelsi (Tunisia), Roxana Ene (Romania), Tara (Palestina) e altri artisti internazionali, per concludere la giornata in un abbraccio sonoro che unisce voci, identità e culture differenti.
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Ahmad Joudeh foto di Nina Wurtzel