“Lei Lear” di e con Chiara Fenizi e Julieta Marocco

In scena dal 14 al 19 Ottobre nella Sala Tre del Teatro Franco Parenti Lei Lear, scritto e interpretato da Chiara Fenizi e Julieta Marocco – anche registe insieme ad André Casaca. Un volo audace e irriverente tra le pagine del capolavoro shakespeariano Re Lear, trasfigurato in una cornice surreale, clownesca e di eco Beckettiano. Goneril e Reagan, due sorelle malvagie in abito floreale, occhiali da sole scuri e un paio di scarpe con il tacco, si dibattono simultaneamente in un doppio monologo. Un gioco interpretativo che le due attrici realizzano come di fronte ad uno specchio. Procedono quasi perennemente a braccetto, parlano all’unisono o specularmente, indissolubilmente unite e separate dalla stessa sete di potere, esiliate nella fuga, contemporaneamente complici e nemiche. Nell’attesa che il loro tragico destino – ancora una volta – venga a galla, cercano un assassino. Cospirano con il pubblico. Scappano da un temibile padre e da antichi fantasmi. Insegnano a uccidere il nemico, a carpire le strategie del loro enigmatico autore e fanno un bel balletto.
Il profilo tragico del testo ispiratore è totalmente rovesciato fino al paradosso e alla satira in un gioco scenico ibrido e contemporaneo in cui, forse, la vera tragedia è l’essere sospesi in un luogo privo di futuro, dove tutto è sempre uguale a sé stesso,  tutto è dominato da una ripetizione infinita.

Note di regia
Lei Lear è l’ultima parte di una trilogia di spettacoli denominata Trittico Urbano. I tre lavori che lo compongono partono da un’indagine sullo spazio urbano contemporaneo, interrogandosi, allo stesso tempo, sul ruolo dello spazio scenico nella pratica teatrale contemporanea. (…) In Lei Lear, mettiamo in scena un gioco teatrale che parte da un luogo ibrido, indefinito, sospeso tra due tempi diversi. I suoi personaggi, due “ombre” emerse da un lavoro di creazione realizzato con la compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata nel 2014 e riportate da una apocalittica tragedia shakespeariana ai giorni nostri, si sono trasmutate in due figure clownesche, beckettiane, nel senso più essenziale di tale categorizzazione. Il loro universo è governato da un’attitudine antiletteraria, da una logica assurda, si plasma sulla scena in un nonsense verbale che esprime la volontà di liberarsi delle regole del linguaggio. Una coreografia quotidiana in cui emerge lo spazio vuoto, l’abbandono, la frustrazione, l’inesorabile fallimento umano. Il risultato è una messa in scena refrattiva, labirintica, esilarante, appesa da un filo rosso sottile che si dispiega in modo sorprendente.

14 – 19 Ottobre 2025
LEI LEAR
di e con Chiara Fenizi e Julieta Marocco
regia André Casaca, Chiara Fenizi e Julieta Marocco
consulenza artistica Francesco Ferrieri
una coproduzione di Scarti – Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Teatro C’Art e
Muchas Gracias