Carla Fracci: la Divina della Danza

Carla Fracci: la Divina della Danza

Il 27 Maggio del 2021, a Milano, moriva la grande ballerina Carla Fracci. Era nata a Milano nel 1936 con il nome di Carolina e fin dal 1946 studiò alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi nel 1954.
Divenne danzatrice solista ed infine prima ballerina nel 1958.

Negli anni ’60 si affermò non solo a livello nazionale e fu chiamata a danzare con varie compagnie internazionali in Inghilterra, Germania, Svezia e Stati Uniti.
Divenne presto nota in tutto il mondo soprattutto per le sue straordinarie doti interpretative nei ruoli romantici e drammatici come in “Giselle”, “La Sylphide”, “Giulietta”, “Francesca da Rimini” e “Medea” e danzò con i più prestigiosi ballerini internazionali, tra i quali possiamo ricordare Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Vladimir Vasiliev, Erik Bruhn, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov e Roberto Bolle.
Nel 1969 fu tratto un film dalla sua interpretazione di “Giselle” danzata con Erik Bruhn.
Nel 1959 il poeta premio Nobel Eugenio Montale le dedicò la poesia “La Danzatrice Stanca”.
Alla fine degli anni ’80 ottenne la direzione del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli e dal 1996 al 1997 diresse anche il corpo di ballo dell’Arena di Verona.
Dal 2000 al 2010 ha diretto il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Ebbe anche ruoli di attrice nello sceneggiato RAI “Verdi”, diretto da Renato Castellani, interpretando Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie di Giuseppe Verdi.
Nel 2013 è stata pubblicata la sua autobiografia da Arnoldo Mondadori Editore.
Fu promotrice della Danza anche fuori dai teatri, in programmi televisivi, e scuole e fu da stimolo ed esempio per intere generazioni di ballerini.
Considerata una grande icona internazionale della danza e tra le più grandi ballerine del mondo del XX° secolo, nel 1981 il “New York Times” la definì “prima ballerina assoluta”.

Questa mia opera a seppia è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa