“Caravaggio, di chiaro e di oscuro” con Luigi D’Elia
Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo Merisi da Caravaggio?
C'è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno.
La fame e la povertà da giovane pittore apprendista, il successo fulmineo e scapestrato, i litigi, le risse: tentati omicidi, agguati in strada, ferite denunce e un omicidio riuscito.
Fughe precipitose e ritorni.
Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, pene comminate, sentenze di morte.
Una grazia arrivata troppo tardi.
Poi le tele, dato che lui gli affreschi proprio non li sapeva fare: solo a olio, riusciva.
I soggetti, le fonti bibliche, apostoli santi madonne, amori poco sacri e molto profani.
I quattro modelli che poteva permettersi e a rotazione usava in tutti i quadri: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli.
Se stesso testimone ...